La sig.ra Anna Maria veniva sottoposta ad intervento chirurgico di rivascolarizzazione miocardica a cuore battente, mediante impianto di arteria mammaria interna sinistra e by-pass aortocoronarico.
Il decorso post-operatorio risultava regolare e, pertanto, la paziente veniva dimessa dalla struttura medica di Maddaloni (CE) per essere trasferita, al fine di praticare la riabilitazione cardio-polmonare, sempre in regime di ricovero ospedaliero, per ulteriori 15 giorni, onde ottenere la sua completa stabilizzazione emodinamica dell’autonomia funzionale.
In tale istituto, la sig.ra Anna Maria veniva sottoposta ad un programma di ricondizionamento fisico, che tollerava bene e veniva dimessa in buone condizioni cliniche generali e di compenso emodinamico.
Nei giorni seguenti, essendole comparsi disturbi fisici, quali, diarrea, febbre e malessere generale, la sig.ra Anna Maria veniva accompagnata al Pronto Soccorso Medico di un Ospedale di Acerra (Na), ove veniva ricoverata nel reparto di medicina generale e veniva sottoposta ad accertamenti strumentali e microbiologici indicativi di colite indotta da “clostridium difficile”.
Al contempo, la paziente presentava, pure, un quadro respiratorio clinico– strumentale grave e veniva trasferita nel reparto di terapia intensiva, ove subentravano crisi di desaturazione che richiedevano intubazione oro–tracheale e ventilazione meccanica assistita.
Nei giorni seguenti, le condizioni cliniche della sig.ra Anna Maria risultavano essere stazionarie nella loro gravità e veniva eseguito l’esame TC del torace, indicativo di processi pneumonici bilaterali, che gli esami microbiologici su aspirato endotracheale riconducevano ad infezione da “escherichia coli”, resistente ad alcuni antibiotici.
Dopo pochi giorni, la paziente presentava un peggioramento significativo dei reperti polmonari con esteso danno alveolare ma l’esame colturale delle feci registrava la negatività per le enterotossine di clostridium difficile; subiva arresto cardio-respiratorio non responsivo alle manovre rianimatorie e si constatava, così, il decesso della paziente.
Dunque, la sig.ra Anna Maria è stata vittima di un’infezione nosocomiale degli agenti batterici responsabili sia della polmonite che della colite che l’hanno portata alla morte.
Olmo Studio sta affrontando un’importante azione di risarcimento in favore degli eredi della sig.ra Anna Maria, per ottenere il giusto risarcimento danni.