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La sig.ra Anna, dopo aver effettuato un esame ecografico ed una TC dell’addome che confermavano la presenza della formazione cistica del pancreas, veniva ricoverata presso un noto Ospedale Campano per la cura dei tumori per essere sottoposta all’intervento di pancreasectomia parziale in laparoscopia con tecnica robot-assistita.

Al termine dell’intervento chirurgico, nonostante le cure, le condizioni cliniche della sig.ra Anna peggioravano ulteriormente. Infatti, la diuresi appariva contratta, dai drenaggi fuoriusciva liquido siero-ematico ed, in seguito ad un aumento della procalcitonina ed all’emergere di una notevole leucocitosi accompagnata da un calo dell’emoglobina e dei globuli rossi, veniva praticata un’emotrasfusione e successivamente una TC dell’addome che evidenziava la presenza di aria libera in addome nonché una falda fluida periepatica.

Pertanto, si rendeva nuovamente necessario intervenire chirurgicamente in laparatomia e si evidenziava una lesione del colon trasverso di “circa 3-4 mm” ricoperta da omento ed, al fine di favorire la riparazione della lesione del colon, veniva praticata una “ileostomia di protezione”, evitando, così, che il materiale fecale potesse contaminare la sutura chirurgica e rendere difficoltosa la sua cicatrizzazione.

Al termine dell’intervento chirurgico, la sig.ra Anna, sedata, intubata e ventilata, veniva ricoverata nel reparto di rianimazione per essere sottoposta ad un intenso programma terapeutico ed alla antibioticoterapia, ma nei giorni seguenti, dai drenaggi addominali fuoriusciva materiale corpuscolato e venivano eseguiti esami culturali che, evidenziavano la presenza di Klebsiella, Enterobacter Cloacae e di altri microrganismi.

Dunque, era presente una sepsi con Multi Organ Failure, caratterizzata da anuria, leucocitosi neutrofila, da squilibri idroelettrolitici, da acidosi metabolica con un equilibrio circolatorio precario ed, inoltre, dal drenaggio peripancreatico fuoriusciva materiale purulento; veniva rilevato un grave deficit dei globuli rossi, dell’emoglobina e dell’ematocrito ed, infine, se ne constatava il decesso.

L’infausta evoluzione della vicenda clinica della sig.ra Anna è stata la logica conseguenza di una grave patologia iatrogena caratterizzata da un non adeguato studio della formazione cistica pancreatica presentata dalla paziente, da un intervento chirurgico di pancreasectomia con splenectomia non indicato e non adeguatamente condotto, da una negligente assistenza post-operatoria e da un ritardato reintervento laparotomico.

Olmo Studio sta affrontando un’importante azione di risarcimento in favore degli eredi della sig.ra Anna, per ottenere il giusto risarcimento danni.