Antonio Del P. si era rivolto al pronto soccorso con dolori intensi e persistenti, sintomi che avrebbero dovuto far scattare un campanello d’allarme. In realtà, dietro a quei dolori si nascondeva una peritonite, una condizione gravissima che richiede interventi tempestivi. Eppure, quella richiesta d’aiuto fu sottovalutata. I medici, ritenendo che si trattasse semplicemente di lombalgia, lo hanno dimesso frettolosamente, senza approfondire il quadro clinico e senza eseguire gli esami necessari.
Antonio è tornato a casa, ma il suo malessere è peggiorato rapidamente. Il tempo, prezioso e irrimediabile, è trascorso senza che nessuno intervenisse. Dopo quindici ore, è stato costretto a tornare in ospedale, ormai in condizioni disperate. A quel punto, però, la situazione era drammaticamente compromessa. I sanitari hanno tentato ogni manovra per salvarlo, ma ogni sforzo si è rivelato vano. Antonio non ce l’ha fatta.
Dietro questa tragedia non c’è solo un errore clinico, ma una storia di dolore, di assenza di ascolto e di mancata attenzione. È il racconto di un uomo che avrebbe potuto essere salvato, se solo fosse stato preso sul serio sin dal primo momento.
Nel video che segue, Luciano Palermo ripercorre quei momenti, restituendo dignità a una vicenda che non può e non deve passare sotto silenzio. Perché ogni errore medico ha un volto, un nome, una famiglia, una vita spezzata.