Il sig. Agostino, affetto da cardiopatia infartuale e da fibrillazione atriale sin dagli anni ’90, nel 2012 veniva sottoposto ad impianto di pace-maker.
In seguito a tale intervento chirurgico, il sig. Agostino si sottoponeva a periodici controlli cardiologici.
In data 23/11/2018, nonostante una condizione clinica sostanzialmente stabile ed una vita normale, su indicazione dei cardiologi operanti presso una clinica privata in provincia di Napoli (NA), il sig. Agostino veniva ricoverato presso la suddetta struttura per sottoporsi all’intervento chirurgico di sostituzione del pace-maker con un dispositivo ICD-DR.
Durante la procedura di impianto e di inserimento dei cateteri si verificò una lesione delle pareti atriali o ventricolari oggetto dell’applicazione di elettrocateteri, con sequenziale emopericardio e tamponamento cardiaco.
Al termine della procedura si verificò un grave stato di shock del paziente e, a distanza di poche ore (circa tre) dal termine della procedura di applicazione del dispositivo, il sig. Agostino decedeva.
La gestione dell’emergenza peri-post procedurale ha rivelato gravi profili di imperizia e negligenza degli operatori, per la omissione di accertamenti di semplice esecuzione (ECG, ecocardiogramma) che avrebbero in ogni caso fornito utilissimi elementi di valutazione diagnostica e consentito di avviare un trattamento specifico, se del caso anche attraverso il tempestivo trasferimento del paziente in struttura dotata di Cardiochirurgia.
Olmo Studio sta affrontando un’importante azione di risarcimento in favore degli eredi del sig. Agostino, per ottenere il giusto risarcimento danni.
