Nel corso della trasmissione ho avuto modo di raccontare uno dei tanti casi di mala sanità che purtroppo continuano a verificarsi nella nostra regione. Si tratta della vicenda del sig. Del P., conclusasi recentemente con una sentenza di condanna e un risarcimento riconosciuto ai familiari della vittima.
Antonio si recò nel 2013 al pronto soccorso dell’ospedale di Frattamaggiore per forti dolori addominali. Gli venne effettuata soltanto una palpazione addominale e, con superficialità, gli fu diagnosticata una lombalgia. Purtroppo, quella diagnosi si rivelò del tutto errata: Antonio era affetto da una grave perforazione intestinale, che non venne individuata in tempo. Dopo circa 15 ore dal primo accesso in ospedale, si ripresentò in pronto soccorso, ma ormai non c’era più nulla da fare.
Abbiamo avviato una causa civile e il Tribunale di Napoli Nord ha incaricato un collegio di medici legali che ha confermato in maniera chiara la negligenza da parte del personale sanitario dell’ospedale di Frattamaggiore. Il punto centrale della vicenda è stata la mancata esecuzione di una diagnosi differenziale: l’ipotesi di lombalgia avrebbe dovuto essere approfondita e, soprattutto, esclusa attraverso accertamenti più adeguati, che avrebbero potuto individuare tempestivamente la reale patologia in corso.
Con questa sentenza, l’ASL Napoli 2 Nord è stata condannata al risarcimento dei danni in favore dei familiari. Un risultato che non restituisce Antonio ai suoi cari, ma che rappresenta un importante segnale di giustizia. Credo fermamente che sia fondamentale denunciare questi episodi di mala sanità, affinché abbiano anche una funzione deterrente e inducano le strutture sanitarie ad agire con maggiore responsabilità e attenzione nei confronti dei pazienti.